Huawei, è una multinazionale cinese nota per essere una dei principali brand di smartphone, ma non solo.

Huawei, infatti, è anche una delle prime aziende al mondo per quanto riguarda le infrastrutture di rete per la telefonia cellulare.

Nei giorni scorsi si sono alternate notizie molto positive ad altre allarmanti per il colosso cinese, che potrebbero avere un impatto a livello globale sul mondo delle telecomunicazioni.

Se i conti economici dell’ultimo trimestre hanno segnato una grande crescita a livello di fatturato, una notizia ha scosso le certezze dell’azienda ed è una vera doccia fredda: Huawei è stata esclusa dalla realizzazione della rete 5G in Inghilterra.

La rete di nuova generazione, il principale asset di sviluppo per le comunicazioni ed il flusso di dati, la tecnologia che dovrebbe rendere connessi oggetti ed applicazioni, permettendo di avere velocità di connessione impressionanti, non dovrà prevedere una prevalenza di Huawei.

Il segretario alla cultura inglese, riferendo in parlamento ad inizio luglio, ha infatti affermato che gli operatori mobili non potranno acquistare apparecchiature Huawei, e dovranno eliminare le infrastrutture presenti entro il 2027.

Tutto questo in seguito al primo stop arrivato dagli USA a maggio, non fa altro che mettere in crisi il progetto di realizzazione della rete 5G anche in altri paesi.

Le motivazioni del blocco si riferiscono alla delicata situazione in essere tra Cina ed USA con il coinvolgimento degli alleati dell’una o dell’altra parte.

Huawei in Italia

Questa decisione potrà avere un impatto anche sull’Italia?

Il dibattito è principalmente politico, per poi diventare economico.

E veleggia in tutto il mondo della tecnologia, passando dai social banditi dall’una o dall’altra parte del globo a seconda dell’appartenenza degli sviluppatori e gestori dei dati.

Ecco che se Facebook non è accessibile in Cina, Tik Tok lo diventa (o potrebbe diventare) in USA.

Anche in Italia le ripercussioni non sono mancate, con Tim che ha escluso Huawei dai fornitori per la realizzazione della rete core del 5G.

E proprio all’Italia, mercato in cui Huawei è cresciuta dal suo sbarco in Europa 15 anni fa, si è rivolta per sottolineare il rapporto di fiducia conquistato negli anni, ed il danno per lo sviluppo che avrebbe l’accantonamento di Huawei.

In un’intervista al Corriere della Sera, il presidente di Huawei Italia Luigi De Vecchis, mette in luce la centralità che Huawei ha acquisito nel tempo e quanto una sua espulsione farebbe retrocedere tutto il sistema di infrastrutture e connessioni.

I danni sarebbero quindi economici e di ritardo di sviluppo di tecnologia, in un paese dove i ritardi sono già pesanti e minano la competitività delle imprese.

Escludere Huawei dallo sviluppo del 5G in Italia cosa comporterebbe?

Secondo uno studio (commissionato da Huawei), per le aziende telco la rinuncia ad Huawei avrebbe un impatto in termini di costi del 20% annuo, pari a circa 280 milioni di euro all’anno in più rispetto a quanto messo in preventivo.

Questo per una minor concorrenza al duopolio Nokia – Ericsson, minor sviluppo tecnologico, minore produttività, minor accesso alla rete per gli utenti finali (i consumatori).

CNT Solutions
Telecomunicazioni, servizi digitali e sicurezza informatica per aziende.